The Skeleton Key

Titolo: The Skeleton Key Ven Lug 02, 2010 1:21 pm

Ero combattuto sul come esordire in questa sezione.
Ero combattuto soprattutto su quale titolo analizzare in ordine di importanza: quale film mi è piaciuto a tal punto da doverlo scrivere per primo?
Beh, il primo in assoluto merita un attimo di riflessione in più per cui posto il mio secondo film preferito:

THE SKELETON KEY

The Skeleton Key Wallpaperdelfilmtheskel

The Skeleton Key Wallpaperdelfilmtheskel

Per uno come me che ama l'horror ma odia lo splatter; per uno come me che odia gli horror da quattro soldi; per uno come me che non si accontenta di scene da panico ma PRETENDE UNA REGIA, UNA TRAMA, UNA COERENZA (che negli horror, l'avete mai notato, non si nota mai?) questo film è il perfetto equilibrio tra orrore, paura, intelligenza, sgomento e sublime regia.
Comincio con le cose più basilari che ognuno di voi può aver visto o vedere (per quelli così sciocchi da non averlo mai visto eh!).
Il film è del 2005, diretto da Iain Softley su sceneggiatura di Ehren Kruger, ha come protagonista una convincente Kate Hudson in un film che trasporta da sola pur senza essere sistematicamente al centro dell'attenzione. Spicca una grande Gena Rowlands che ha, col suo viso, la carta vincente per impersonare il male, la magia hodoo più oscura, la forza e il temperamento reverenziale di una donna padrona.
La trama è molto semplice e lineare:
Caroline perde il padre mentre ella dedicava il suo tempo ai divertimenti, mentre perdeva gli anni universitari per andare in giro con amici scavezzacollo. Tutto questo non riesce ad accettarlo e sublima il proprio desiderio di redenzione dedicandosi a tutti gli anziani o i malati terminali di cui è capace.
Stanca del fatto che la casa di riposo in cui lavora tratta i morenti come introiti pronti al macello, preferisce dedicarsi all'assistenza privata accettando un'offerta di lavoro in un paesino nelle paludi che circondano New Orleans patria del wodoo e dell'hodoo (che il film ci aiuta finalmente a distinguere).
La casa in cui dovrà assistere un anziano apparentemente colpito da un ictus è già mezzo spettacolo. Stupenda, imperiale e profondamente vissuta.
La moglie del degente è una donna dura, spigolosa e profondamente superstiziosa. Chiama Caroline continuamente bambina ma non in senso materno, piuttosto come se vedesse in lei carne da macello.

Il film ruota solo intorno a questa casa ed ad un evento che l'ha resa protagonista. Il passato non è mai andato via, letteralmente, ma non con degli stupidi stereotipati fantasmi, non con delle leggende, non con suoni e rumori tetri, ma con scene vere, realistiche, possibili (come Hitchcock ci insegna).

In tutto questo lo spettatore viene intrappolato. Scettico all'inizio come la protagonista, duro, distante viene pesantemente messo alla prova con una regia da brivido, inquadrature angoscianti e originali, fino a portarlo, come Caroline sull'orlo del baratro, sull'orlo dell'errore: CREDERE.

Fate attenzione a questo film. E' come un gioco in cui i protagonisti siete voi. Non credere a nulla di ciò che vedi. NON FARLO! Tenete le parole dette a Caroline:

SE NON CI CREDI NON PUO' FARTI NIENTE!!!

Week Messaggi : 60 Data d'iscrizione : 28.06.10

ooooooooooooooh.... mi toccherà vederlo... possibilmente di giorno :face:

Titolo: Re: The Skeleton Key Ven Lug 02, 2010 2:03 pm

Ecco com'è di giusto il trailer ufficiale.
Purtroppo l'ho trovato solo in Inglese, ma le scene parlano più di cento parole.

Week Messaggi : 61 Data d'iscrizione : 28.06.10

Definirlo horror è sicuramente riduttivo. Come riduttivo, probabilmente, è pure parlare di thriller psicologico. A mio modestissimo avviso "The Skeleton Key" è un vero capolavoro: merita di essere visto e rivisto più volte, per cogliere sfumature, piccoli particolari e dettagli abilmente inseriti con cura (ma allo stesso tempo con sorprendente naturalezza) che possono sfuggire ad una prima visione, ma che una volta giunti al superbo finale dell'opera vanno a comporre e a risolvere un fittissimo e assai ben intrecciato puzzle. Eccezionale, poi la regia, in particolar modo per l'audacia di molte inquadrature a dir poco suggestive. Insomma, un film che merita, curato sotto tutti i profili, dalla trama alla regia, da vedere e rivedere, che consiglio vivamente.

Hour Messaggi : 7 Data d'iscrizione : 01.07.10

visto anche questo diverso tempo e non mi aveva impressionato ma, ammetto, non gli avevo dato il beneficio di una visione attenta. riproverò visti i vostri commenti, poi vi farò sapere.

Week Messaggi : 61 Data d'iscrizione : 28.06.10

Rivederlo consente di dare un senso a tanti piccoli tasselli disseminati qua e là.. io alla terza o quarta volta ancora notavo particolari Very Happy